Francesco Pullia, nato a Terni il 4 novembre 1956, ha pubblicato diciotto libri: nove di liriche (tra cui Le farfalle del Golgota, Ripostes, 1983, Visitazione della pietra, Ripostes, 1994, Indice di meraviglia, Ripostes, 1998, Partitura di fede e conoscenza, Ripostes, 2000, Il seme dell’accettazione, Ripostes, 2003, Ciò che ritorna quando s’affaccia l’alba, Rhegium Julii, 2005, Nell’ora che svanisce tra le crepe, Mimesis, 2010), quattro di narrativa (Sulla soglia, la voce, Cappelli, 1987, Prova di luce, Ripostes, 1995, Il miele dell’officiante, Ripostes, 1997, Nei reami del falco, Ed. Il Torchio-La bottega delle meraviglie, 1998), cinque di saggistica d’argomento filosofico (Il dolce gomito, Cappelli, 1984, L’evidenza sensibile, Ellemme-Lucarini, 1991, Dalla schiuma del mondo, ed. Mimesis, 2004, Dimenticare Cartesio. Ecosofia per la compresenza, Mimesis, 2010, Al punto di arrivo comune. Per una critica della filosofia del mattatoio, Mimesis, 2012). Ha scritto i testi per l’opera Green Planet del M° Federico Amendola seguita il 13 luglio 1991 nella chiesa di San Niccolò alla XXXIV edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto e incisa per le edizioni Bongiovanni. E’ iscritto dagli inizi degli Ottanta a diverse associazioni animaliste ed è impegnato sul fronte dell’antispecismo.